Costruirsi un futuro nel comparto agroalimentare è possibile?

 

Costruire il proprio futuro nel comparto agroalimentare

Si, è sicuramente possibile costruire il proprio futuro e la propria carriera nel comparto agroalimentare ma sarà indispensabile una formazione specifica e competenze trasversali

L’export dell’industria alimentare italiana da gennaio a giugno 2023, secondo i dati Istat, ha sfiorato i 32 miliardi di euro raggiungendo il massimo storico del +8,6% grazie alla crescita delle esportazioni verso Germania, Stati Uniti e Francia.

E il settore agroalimentare registra un trend degno di nota: nel 2022 gli investimenti globali nel food-tech hanno raggiunto i 51 miliardi di euro, di cui 10 miliardi in Europa (fonte: DigitalFoodLab), mentre in Italia, tra privati e venture, sono stati superati i 156 milioni di euro (fonte: TheFoodCons), dove gli investimenti in tecnologie innovative legate all’alimentazione hanno superato i 2 miliardi di euro (+31% nel 2021).

Quali settori dell’agroalimentare hanno registrato i maggiori investimenti?

I settori capaci di attrarre i maggiori investimenti sono stati Digital Food (64,99 milioni di euro, pari ad una quota del 41,6%), Agritech (60,79 milioni di euro, 38,9%), Restaurant-Tech (18,35 milioni di euro, 11,8%), Innovative Food (4,2 milioni di euro, 2,7%), e Food retail (5,06 milioni di euro, 3,2%) (fonte: WineNews).

Il comparto agroalimentare italiano nel suo complesso muove un giro d’affari di circa 600 miliardi di euro di valore (che rappresenta ben il 31% del Pil nazionale) e circa 60 miliardi di export e ha avuto un incremento dell’occupazione del 12% in 10 anni.

Le innovazioni introdotte dalle nuove tecnologie nell’ultimo decennio, hanno influenzato il modo in cui le aziende alimentari italiane producono, distribuiscono e promuovono i loro prodotti, offrendo vantaggi come l’automazione dei processi, la tracciabilità e la sostenibilità.

La sostenibilità come volano del futuro dell’agroalimentare

La preservazione dell’ambiente sarà uno degli aspetti cruciali del prossimo futuro per proteggere i nostri sistemi alimentari, dal momento che la produzione alimentare mondiale dovrà aumentare del 50% entro il 2050 per soddisfare i bisogni di una popolazione in rapida espansione, che attualmente consuma il 30% del cibo prodotto.

Inoltre, dopo anni di crisi, tra cambiamenti climatici, guerra e pandemia, il tunnel dell’inflazione appare ulteriormente allungato: i prezzi dei prodotti alimentari e quelli delle bevande analcoliche sono aumentati del 21,3% negli ultimi due anni, con un ulteriore aumento del 4% previsto per il 2024.

Così, le attività di marketing e comunicazione che guidano i consumatori verso un consumo sempre più sostenibile possono aprire porte e creare opportunità valorizzando gli investimenti delle aziende in questa direzione.

Negli ultimi anni molte imprese hanno adottato strategie di “green marketing” perché i consumatori, soprattutto i più giovani, le hanno riconosciute e premiate come simboli di un marchio attento e responsabile nei confronti dell’ambiente.

Il ruolo del Food Quality Management and Communication

In questo contesto si colloca perfettamente il percorso formativo del Master in Food Quality Management and Communication dell’Università di Pisa che, da 9 anni, forma manager e professionisti capaci di guidare questa evoluzione del settore.

Figure sempre più ricercate dalle aziende dell’agroalimentare (e non solo), che ci ha permesso di raggiungere un tasso di placement di quasi il 90% dei nostri allievi.

Qualità, sostenibilità, comunicazione e marketing sono aspetti ormai imprescindibili anche nell’industria alimentare e della ristorazione.

Il food non è più solo inteso nella semplice accezione di “cibo” ma piuttosto come una “catena del valore” che, gestita e comunicata correttamente, può creare un vantaggio competitivo reale per chi vuole distinguersi e primeggiare.

Se vuoi costruire il tuo futuro nel comparto agroalimentare, iscriviti al Master in Food Quality Management and Communication dell’Università di Pisa.

Hai tempo fino al 18 dicembre 2023 per presentare la tua domanda di iscrizione.

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